Podcast: Farmaci immunomodulatori e immunosoppressori per la sclerosi multipla recidivante-remittente: una meta‐analisi a rete

Esistono oltre 60 revisioni Cochrane sulla sclerosi multipla e in questo podcast Francesco Nonino, dell’Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, parlerà di una di esse, una meta-analisi a rete sugli immunomodulatori e gli immunosoppressori per la sclerosi multipla recidivante-remittente che è stata aggiornata nel gennaio 2024.

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Salve, sono Francesco Nonino dell'Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna. Esistono oltre 60 revisioni Cochrane sulla sclerosi multipla e in questo podcast vi parlerò di una di esse di cui sono co-autore, una meta-analisi a rete sugli immunomodulatori e gli immunosoppressori per la sclerosi multipla recidivante-remittente che è stata aggiornata nel gennaio 2024.

La sclerosi multipla, o SM, è causata da un'infiammazione del cervello e del midollo spinale che provoca danni che compromettono importanti attività della vita quotidiana, come camminare e prendersi cura di sé. Nel mondo ci sono circa 2,8 milioni di persone affette da sclerosi multipla. In genere la malattia colpisce persone giovani, soprattutto donne, nella fase più attiva della loro vita, tra i 20 e i 40 anni.
Le persone affette da sclerosi multipla accusano debolezza, stanchezza, crampi dolorosi ai muscoli e riduzione della sensibilità in alcune parti del corpo. Col tempo, questi sintomi possono peggiorare e portare alla necessità di utilizzare una sedia a rotelle. La forma più comune di sclerosi multipla è detta "recidivante-remittente", perché i sintomi vanno e vengono nel corso degli anni, e ogni comparsa dei sintomi viene definita "ricaduta".  Sebbene attualmente non esista un trattamento in grado di curare la sclerosi multipla, sono disponibili diversi farmaci per ridurre l'infiammazione nel cervello o nel midollo spinale. Questi farmaci sono detti "modificanti la malattia", in quanto mirano a ridurre la frequenza delle ricadute e a rallentare la progressione della disabilità.
Nella nostra revisione abbiamo utilizzato una meta-analisi "a rete", o network meta-analysis, per scoprire se uno di questi farmaci è migliore degli altri nel raggiungere questi risultati e se un farmaco è meglio tollerato o causa meno eventi indesiderati. 
La versione precedente della revisione è stata pubblicata nel 2016 e ora include 50 studi randomizzati, che hanno testato 29 trattamenti farmacologici e hanno incluso un totale di oltre 36.000 persone con sclerosi multipla. Circa due terzi dei partecipanti alla ricerca erano donne. Venticinque studi hanno confrontato un farmaco modificante la malattia con un placebo, mentre gli altri 25 hanno testato farmaci modificanti la malattia direttamente tra loro. La maggior parte degli studi è durata 12 o 24 mesi, e solo quattro hanno seguito i pazienti fino a 36 mesi; inoltre, la maggior parte degli studi è stata condotta da aziende farmaceutiche per ottenere l'autorizzazione a commercializzare il farmaco studiato.
Abbiamo scoperto che tre farmaci, natalizumab, cladribina e alemtuzumab, sono più efficaci di altri per ridurre la frequenza delle ricadute dopo due anni di trattamento. Due anni di natalizumab possono anche essere efficaci nel rallentare il peggioramento della disabilità. Le persone che assumono fingolimod, teriflunomide, glatiramer acetato, interferone beta-1a, laquinimod, natalizumab e daclizumab possono più facilmente interrompere il trattamento a causa di effetti indesiderati.
Tuttavia, la nostra fiducia negli effetti desiderabili e indesiderati di tutti questi farmaci "modificanti la malattia" è limitata, soprattutto perché le prove si basano su pochi casi di ricaduta e di peggioramento della disabilità, e non ci sono prove sufficienti su un periodo più lungo di due anni, il che è particolarmente rilevante per una condizione cronica come la sclerosi multipla che si sviluppa nel corso di decenni. Abbiamo inoltre il dubbio che gli interessi delle aziende farmaceutiche possano aver influenzato la comunicazione dei risultati dello studio.
Infine, è necessario avere a disposizione più studi di confronto diretto tra diversi farmaci, con un follow-up di almeno tre anni e valutando altri risultati rilevanti per il paziente, come la qualità della vita e lo stato cognitivo, con particolare attenzione all'impatto del sesso e del genere sugli effetti del trattamento.

Se lo desiderate, potete leggere liberamente la versione integrale di questa revisione e seguire futuri aggiornamenti nel caso si rendano disponibili nuovi studi, sul sito cochranelibrary.com. Se raggiungete il sito web e cercate "immunomodulators for relapsing remitting multiple sclerosis" vedrete un link alla revisione all'inizio dell'elenco.

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